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  FESTA DELL'ARMA  

La battaglia del solstizio (15 giugno 1918)

 

La festa dell'Arma di Artiglieria, ha origini lontane perché fu istituita il 30 maggio 1848 allorché sui campi di Goito e Peschiera rifulse per la prima volta il valore dell'Arma  alla quale, nell'occasione fu conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione:

"A TUTTA GENERALMENTE L'ARTIGLIERIA PER LA BRAVURA SPIEGATA NEL COMBATTERE".

Dopo il rovescio di Caporetto del 1917 sul fronte italiano le operazioni belliche proseguirono con l'offensiva scatenata dall'esercito austriaco sulla linea del Piave (10-26 novembre 1917) e sull'Altipiano di Asiago e nella zona del Monte Grappa (4-23 dicembre). Per colmare i vuoti nelle divisioni italiane furono utilizzati, per la prima volta i giovani diciottenni della classe 1899, che passarono alla storia come "i ragazzi del 99".

Nel dicembre del 1917 gli austriaci, nonostante la discreta riuscita dell'attacco, ritirarono i loro contingenti per preparare l'attacco di primavera. L'offensiva, forte di 66 divisioni austro-germaniche fu sferrata la notte del 15 giugno 1918, con il fine di invadere la pianura veneta. La battaglia è ricordata come «battaglia del solstizio». L'attacco non raggiunse gli obiettivi prefissati. Furono occupate alcune quote, ma l'avanzata fu contenuta nella zona dell'altipiano di Asiago e del Grappa. Sul Piave furono create tre teste di ponte sulla sponda destra del fiume, una sul Montello, una in direzione di Treviso e l'altra a San Donà, tutte poi circoscritte e respinte entro il 18 giugno.

Nella "battaglia del solstizio" l'Artiglieria ebbe un ruolo decisivo. L'offensiva iniziò nella notte, nonostante la rapidità dell'attacco, il Comando Supremo Italiano non fu colto di sorpresa, alla violenta preparazione di fuoco dell'Artiglieria austro-ungarica, rispose con il poderoso e inaspettato fuoco di contropreparazione dell'Artiglieria Italiana, che gettò lo scompiglio nelle truppe avversarie neutralizzando Comandi, centri logistici e zone delle riserve. Mai come in quell’occasione il motto dell'Arma «sempre ed ovunque» fu così veritiero. Durante quell'ostinata ed eroica battaglia d'arresto il Piave divenne, per sempre, il simbolo dell'estremo sacrificio in nome di una Patria salvata dalla tenacia e dal coraggio di decine di migliaia di combattenti.

Gli scarsi risultati degli austriaci capovolsero definitivamente le sorti della guerra, da quel momento in poi l'Austria non fu più in grado di assumere l'iniziativa. La battaglia del 15-23 giugno, non fu una completa vittoria italiana, ma fu la grande e definitiva sconfitta delle intenzioni degli austriaci, il tutto avvenne a soli sette mesi da Caporetto. Una battaglia difensiva che risollevò il morale delle truppe e preparò l'offensiva finale. Il successo della battaglia, sottolineato da 640 Medaglie al Valore di cui 486 a soldati, fu il prologo della battaglia di Vittorio Veneto che sancì la definitiva sconfitta dell'esercito austro-ungarico.

La grande battaglia difensiva del Piave è vinta! All'Arma di Artiglieria, che aveva contribuito in misura determinante al successo, è stata concessa la terza Medaglia d'oro con la seguente motivazione:

"SEMPRE ED OVUNQUE, CON ABNEGAZIONE PRODIGO' IL SUO VALORE, LA SUA PERIZIA, IL SUO SANGUE, AGEVOLANDO ALLA FANTERIA.

IN MERAVIGLIOSA GARA DI EROISMO, IL TRAVAGLIATO CAMMINO DELLA VITTORIA PER LA GRANDEZZA DELLA PATRIA".

La 1a Guerra Mondiale ha segnato il completo trionfo dell'Artiglieria oramai divenuta componente necessaria di ogni episodio operativo tanto che gli esperti dell'epoca coniarono l'assioma "l'Artiglieria conquista, la Fanteria occupa".

E' infatti in questa guerra che la nostra Arma assolve il compito assegnatole nella piena comprensione dell'alto onore e della responsabilità affidatole, di facilitare cioè ai fanti l'offesa e la difesa, collaborando con essi, in strettissimi vincoli morali e materiali, alla riso­luzione dei gravi problemi che si presentano sul campo di battaglia.

Il riconosciuto comportamento delle nostre unità nella battaglia del Piave del 15 giugno 1918 nella quale fu assegnata all'Artiglieria l'azione determinante  fece si da ritenere giusto nel 1923, lo spostamento della data, appunto al 15 giugno, della Festa annuale dell'Arma per richiamare e tramandare ai posteri le gesta di quella grande battaglia, nella quale l'Artiglieria riuscì a inebetire lo stesso nemico ancor prima che iniziasse l'azione.

 

30 maggio1848
15 giugno 1923
Inno dell'artigliere

Archivio fotografico del 28 maggio 2005

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