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CASERMA TOMBOLAN FAVA

Tombolan Fava Ottorino nasce a Strà (Venezia) il 17 Luglio 1895 e perde la vita in combattimento il 15 giugno 1918.
Ha preso parte alle campagne di guerra del 1915, 1916 e 1918, ottenendo la Medaglia di Bronzo al Valor Militare a Zanut nel 1915, un encomio solenne a S. Pietro all'Isonzo e nel 1916 un secondo encomio a Salgarola. Il Capitano Tombolan Fava si distinse nei giorni della Battaglia del Solstizio ("Battaglia del Piave"), iniziata il 15 giugno 1918, negli scontri presso Ca' Franceschini, vicino Musile di Piave. Quale Capitano comandante la 7^ Batteria del 34° Reggimento da campagna fu decorato della Medaglia d'Oro al Valor Militare con decreto luogotenenziale 23 marzo 1919, riportato dal bollettino ufficiale del 1919 a pagina 1293:

"Comandante di una delle batterie da campagna più esposte del settore, conscio dell'alto compito d'onore affidatogli, predisposta ogni cosa per la resistenza, attese sereno il momento dell'attacco. Nell'istante supremo, ricevuto l'ordine della difesa ad ogni costo e assalita la batteria da forze preponderanti, fulgido esempio di cosciente sacrificio, primo fra i primi, correndo da pezzo a pezzo per incitare i suoi soldati, prima sparando a zero e poi difendendosi, cole bombe a mano e col fucile, assicurò col sacrificio della sua batteria il ripiegamento dei pezzi di medio calibro, impegnando col nemico una violenta lotta a corpo a corpo, finchè, colpito da una bomba a mano in pieno petto, cadeva da eroe sul pezzo ultimo rimastogli, col fucile ancora spianato verso il nemico e col nome d'Italia sulle labbra. Musile, 15 giugno 1918" Tratto da: Le Medaglie d'Oro dell'Arma di Artiglieria (1848-1938 - XVII), Roma 1939. Museo della Bonifica, Biblioteca Specializzata.

 

Articolo tratto da Agenzia del Demanio

 

1 Dicembre 2015

 

Passa gratuitamente dallo Stato al Comune San Donà di Piave, in provincia di Venezia, una consistente porzione dell’ exCaserma Tombolan-Fava, grazie alle procedure previste dall’art. 56 bis del D.L. n. 69/2013 sul federalismo demaniale. L’amministrazione comunale destinerà gli spazi per le attività svolte della Protezione Civile, Croce Rossa e volontariato, confermando la forte collaborazione tra Agenzia del Demanio ed Enti territoriali a sostegno delle iniziative che si inseriscono nel "terzo settore". Gli ultimi dati sul federalismo demaniale aggiornati al 27 novembre, descrivono una realtà alquanto dinamica, infatti, nel Veneto sono 240 gli immobili entrati nel patrimonio disponibile degli enti locali, mentre 316 sono pronti per il trasferimento in attesa della delibera consiliare. I restanti locali della Caserma saranno utilizzati da Amministrazioni Pubbliche, favorendo l’abbattimento di locazioni passive e consentendo un risparmio di spesa a carico dello Stato. Questa operazione si inserisce nell’ambito delle attività di razionalizzazione finalizzate alla riduzione del 30% degli spazi in uso alle PA e del 50% dei costi derivanti dalle spese per fitti passivi.(mb)

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